Gianluca Amore |
Sette vite io vorrei è un raro blues in italiano dal testo diretto, scarno, senza improbabili rime, che è uno dei migliori esempi di un certo modo di scrivere una canzone. Una canzone nuda, diretta, vera ma anche sincera, che non ha paura di dire le parole che non si vogliono sentire. La composizione parte con una terna di riferimenti a padre-donna-figlio, che si stemperano nell’intermezzo del gatto, per poi finire in un incalzante conto alla rovescia dalle (supposte) sette vite del gatto alla sola vita disponibile all’uomo. Un tentativo finale di riscoprire il valore semantico della parola rendendo poetici anche i numeri, cantando i numeri. Citiamo qui alcuni dei versi più significativi: Voglio una quarta vita/ per urlare a mio figlio / che l’odio è anche / una forma d’amore / l’unico disperato amore / che è rimasto al nostro tempo
Alessandro Mozzi |
Marco Strano |
In Ti amo ti odio (nota 1) invece l’amore è visto come invasione di se stessi da parte dell’altro. Il protagonista parla de il tuo cuore che batte nel mio petto e de il tuo respiro che esce dalla mia bocca per cui ama la donna (l’uomo) per quello che è ma anche la(lo) odia perché si sente trasformato(a) da lei(lui) in qualcosa di diverso, di quasi mostruoso, in due respiri e una bocca due battiti e un cuore. Canzone dai toni psicoanalitici, se pensiamo anche ai versi giù per le scale, giù
nel buio, nell’acqua...giù sciolti nell’acqua. Alla fine lui non è più lui e lei non è più lei ma sono diventati un’entità sola, ioete, che nel testo giustamente viene scritto senza spazi. A un primo superficiale livello si potrebbe considerare una classica canzone d’amore melodica ma poi la situazione si complica quando si comincia a cantare Ma io mi amo? Ma io mi odio?…
Come si svilupperà questo lavoro? Dove andrà a finire? Nessuno lo sa (il futuro è sempre incerto...), ma ricordatevi che alla base di queste composizioni sta l’idea che creare artisticamente è come vivere la vita stessa, ma in una forma in un certo senso trasfigurata. Come è stato scritto in un recente articolo (nota 2): "Perché si scrive? Si scrive per vivere", ma potremmo anche dire “Perché si vive? Si vive per scrivere”
1Citiamo qui un divertente post sulla pagina facebook di Olmeda:
I significati sono molto diversi e anche gli autori... Sapete a chi corrispondono le varie citazioni? Guardate la buffa serie di foto con Catullo, Paolo Meneguzzi, Marco Mengoni, Mina, Anacreonte e… Piero Olmeda
1) "Ti odio poi ti amo poi ti amo"
2) "Ti odio ti amo Ma io mi odio? Ma io mi amo?"
3) "E odio e ti amo e poi amo e ti odio"
4) "Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile"
5) Ti odio ti odio non c'è via d'uscita"
6) "Amo e non amo
rif. https://www.facebook.com/pieroolmeda/posts/1119839631485713
2 http://pieroolmeda.blogspot.it/2015/11/perche-si-scrive-si-scrive-per-vivere.html
https://canzonepoesia.bandcamp.com/track/ti-amo-ti-odio
selezionate "Buy Digital Discography" e poi inserite il codice "audiolinux" (senza virgolette).
Buon ascolto!
Gianluca Amore - voce
Paola Casula - voce
Saccocci Sandro Alex (con Marco Strano in "Ti amo ti odio") - musica
Piero Olmeda - testo
Marco Strano - sax e arrangiamento
Alessandro Mozzi - piano
Marco Campigotto - batteria
Giorgio Panagin - basso
Registrata con il supporto tecnico di Luca Panebianco presso il Pink Sound Studio - Studio di Registrazione Padova
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SETTE VITE IO VORREI
Voglio un’altra vita
voglio una seconda vita
per dire a mio padre
le parole che non ho detto
[parole dure e dolci]
come la fine di una guerra
che non è scritta nei libri
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi
Datemi un’altra vita
Voglio una terza vita
per sussurrare a lei
le semplici parole d’amore
[che non le ho mai detto]
che non volevano uscire
dalla mia bocca senza poesia
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi
Ho bisogno di un’altra vita
Voglio una quarta vita
per urlare a mio figlio
[che l’odio è anche
una forma d’amore]
l’unico disperato amore
che è rimasto al nostro tempo
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi
Uno due tre quattro cinque
sei sette vite io vorrei
come il gatto che mi guarda
un occhio blu e un occhio giallo
sulla pancia sul piano si distende
e fa le fusa, le fusa a tempo
mi capisce compatisce
mi guarda, guarda, guarda, guarda
Sette vite io vorrei
sette sette vite io vorrei
sette, sette, sette
sette, sei, cinque, cinque
quattro, quattro, tre, due
una, una, una
tutto in una vita
una una una una...
una UNA NOOOO….
TI AMO TI ODIO
Mi sveglio il mattino
e sento il tuo respiro
Mi guardo allo specchio
e vedo i tuoi occhi
Mi accendo una sigaretta
e vedo le tue dita
le tue unghie laccate di rosa
Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo?
Mi odio? Mi amo?
Mi addormento la sera
e sento il tuo cuore
………il tuo cuore
che batte nel mio petto
Chiudo gli occhi
e sogno il prato verde
……...il prato verde
su cui corri senza meta
Mi sveglio il mattino
e sento il tuo respiro
……...il tuo respiro
che esce dalla mia bocca
Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo?
Mi odio? Mi amo?
Corriamo, scendiamo
giù per le scale, giù
nel buio, nell’acqua
scendiamo, cadiamo
uniti, confusi, legati
noi stessi perdiamo
giù sciolti nell’acqua
due respiri e una bocca
due battiti e un cuore
...Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo?
Non sono io non sono io
nonsonoio nonsonoio nonsonoio...
sono io e… te
io e te
io e te
io e te
ioete ioete ioete…
© 2017 Piero Olmeda - Tutti i diritti riservati
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