"...L’obiettivo è stato quello di creare un lavoro artistico estremo, che non tenesse conto delle convenzioni (sia della poesia che della canzone) e che affrontasse alcuni importanti temi filosofico-esistenziali, senza paura di non piacere a un pubblico. Puri e liberi. Senza compromessi. Con la convinzione però che, trattandosi di temi che riguardano la nostra esistenza e quindi tutti noi, avrebbero bene o male incontrato il favore di molti, se non di tutti..." da Vi diremo le parole che non volete sentire

lunedì 27 novembre 2017

"Ti amo ti odio" e "Sette vite io vorrei", due nuove canzoni di Piero Olmeda e Sandro Saccocci con Amore, Casula, Strano e Mozzi


Gianluca Amore
Con Ti amo ti odio e Sette vite io vorrei continua l’impegno per una canzone che dia la massima importanza alla qualità del testo, seguendo quella tendenza verso una canzone d'autore estrema per i temi trattati e la maniera di presentarli, che si era già delineata nei precedenti lavori della raccolta Canzonepoesia e successivamente nelle canzoni Vado viaSe il mondo finisse domani e Siamo ancora noi. Si tratta di una produzione impegnativa con la collaborazione di Marco Strano (autore di numerosi CD per varie case discografiche, tra cui segnaliamo Velut Luna di Marco Lincetto) per l’orchestrazione l’arrangiamento e l’apporto di una serie di noti interpreti del jazz italiano, tra cui lo stesso Strano al sax, Alessandro Mozzi al piano, Marco Campigotto alla batteria e Giorgio Panagin al basso. Le musiche sono di Sandro Saccocciche divide sempre la sua attività tra quella di artista visivo e quella di compositore.
La grande novità di questi ultimi due lavori è la scoperta della voce di Gianluca Amore, cantante dalla grande estensione vocale e dallo stile personale e moderno. Mentre la scontata conferma è quella di Paola Casula, nota performer vocale dallo stile soul-jazz (anch’essa con vari CD all’attivo), che qui si esibisce in un trascinante duetto con Amore nella canzone Ti amo ti odio.
Sette vite io vorrei è un raro blues in italiano dal testo diretto, scarno, senza improbabili rime, che è uno dei migliori esempi di un certo modo di scrivere una canzone. Una canzone nuda, diretta, vera ma anche sincera, che non ha paura di dire le parole che non si vogliono sentire. La composizione parte con una terna di riferimenti a padre-donna-figlio, che si stemperano nell’intermezzo del gatto, per poi finire in un incalzante conto alla rovescia dalle (supposte) sette vite del gatto alla sola vita disponibile all’uomo. Un tentativo finale di riscoprire il valore semantico della parola rendendo poetici anche i numeri, cantando i numeri. Citiamo qui alcuni dei versi più significativi: Voglio una quarta vita/ per urlare a mio figlio / che l’odio è anche / una forma d’amore l’unico disperato amore / che è rimasto al nostro tempo
Alessandro Mozzi

Marco Strano
















ITi amo ti odio (nota 1) invece l’amore è visto come invasione di se stessi da parte dell’altro. Il protagonista parla de il tuo cuore che batte nel mio petto e de il tuo respiro che esce dalla mia bocca per cui ama la donna (l’uomo) per quello che è ma anche la(lo) odia perché si sente trasformato(a) da lei(lui) in qualcosa di diverso, di quasi mostruoso, in due respiri e una bocca due battiti e un cuore. Canzone dai toni psicoanalitici, se pensiamo anche ai versi giù per le scale, giù
nel buio, nell’acqua...giù sciolti nell’acqua. Alla fine lui non è più lui e lei non è più lei ma sono diventati un’entità sola, ioete, che nel testo giustamente viene scritto senza spazi. A un primo superficiale livello si potrebbe considerare una classica canzone d’amore melodica ma poi la situazione si complica quando si comincia a cantare Ma io mi amo? Ma io mi odio?…
Come si svilupperà questo lavoro? Dove andrà a finire? Nessuno lo sa (il futuro è sempre incerto...), ma ricordatevi che alla base di queste composizioni sta l’idea che creare artisticamente è come vivere la vita stessa, ma in una forma in un certo senso trasfigurata. Come è stato scritto in un recente articolo (nota 2): "Perché si scrive? Si scrive per vivere", ma potremmo anche dire “Perché si vive? Si vive per scrivere”

Paola Casula

1Citiamo qui un divertente post sulla pagina facebook di Olmeda:
I significati sono molto diversi e anche gli autori... Sapete a chi corrispondono le varie citazioni? Guardate la buffa serie di foto con Catullo, Paolo Meneguzzi, Marco Mengoni, Mina, Anacreonte e… Piero Olmeda

1) "Ti odio poi ti amo poi ti amo"

2) "Ti odio ti amo Ma io mi odio? Ma io mi amo?"

3) "E odio e ti amo e poi amo e ti odio"

4) "Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile"

5) Ti odio ti odio non c'è via d'uscita"

6) "Amo e non amo

rif. https://www.facebook.com/pieroolmeda/posts/1119839631485713

2 http://pieroolmeda.blogspot.it/2015/11/perche-si-scrive-si-scrive-per-vivere.html

Le due canzoni possono essere acquistate su Bandcamp o su tutti i principali negozi online.


PROMOZIONE: In occasione del lancio delle nuove canzoni, potete acquistare l'intera discografia di 11 brani di Sandro Saccocci e Piero Olmeda al prezzo scontato di circa 6 Euro! Andate alla pagina
https://canzonepoesia.bandcamp.com/track/ti-amo-ti-odio
selezionate "Buy Digital Discography" e poi inserite il codice "audiolinux" (senza virgolette).

Buon ascolto!

Gianluca Amore - voce 
Paola Casula - voce 
Saccocci Sandro Alex (con Marco Strano in "Ti amo ti odio") - musica 
Piero Olmeda - testo 
Marco Strano - sax e arrangiamento
Alessandro Mozzi - piano
Marco Campigotto - batteria 
Giorgio Panagin - basso

Registrata con il supporto tecnico di Luca Panebianco presso il Pink Sound Studio - Studio di Registrazione Padova



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SETTE VITE IO VORREI

Voglio un’altra vita
voglio una seconda vita
per dire a mio padre
le parole che non ho detto
[parole dure e dolci]
come la fine di una guerra
che non è scritta nei libri
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi

Datemi un’altra vita
Voglio una terza vita
per sussurrare a lei
le semplici parole d’amore 
[che non le ho mai detto]
che non volevano uscire
dalla mia bocca senza poesia
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi

Ho bisogno di un’altra vita
Voglio una quarta vita
per urlare a mio figlio
[che l’odio è anche
una forma d’amore]
l’unico disperato amore
che è rimasto al nostro tempo
ma è troppo tardi
troppo tardi, tardi, tardi

Uno due tre quattro cinque 
sei sette vite io vorrei
come il gatto che mi guarda
un occhio blu e un occhio giallo
sulla pancia sul piano si distende
e fa le fusa, le fusa a tempo
mi capisce compatisce
mi guarda, guarda, guarda, guarda

Sette vite io vorrei
sette sette vite io vorrei
sette, sette, sette
sette, sei, cinque, cinque
quattro, quattro, tre, due
una, una, una
tutto in una vita
una una una una...
una UNA NOOOO….

TI AMO TI ODIO

Mi sveglio il mattino
e sento il tuo respiro
Mi guardo allo specchio
e vedo i tuoi occhi
Mi accendo una sigaretta
e vedo le tue dita
le tue unghie laccate di rosa

Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo? 
Mi odio? Mi amo?

Mi addormento la sera 
e sento il tuo cuore
………il tuo cuore
che batte nel mio petto
Chiudo gli occhi
e sogno il prato verde 
……...il prato verde
su cui corri senza meta
Mi sveglio il mattino
e sento il tuo respiro
……...il tuo respiro
che esce dalla mia bocca

Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo? 
Mi odio? Mi amo?

Corriamo, scendiamo
giù per le scale, giù
nel buio, nell’acqua
scendiamo, cadiamo
uniti, confusi, legati
noi stessi perdiamo
giù sciolti nell’acqua
due respiri e una bocca
due battiti e un cuore

...Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo
Ti odio, ti odio, ti odio, ti odio
Ti amo? Ti odio? Ti amo? Ti amo?
Ma io mi odio? Ma io mi amo? 

Non sono io non sono io
nonsonoio nonsonoio nonsonoio...
sono io e… te
io e te
io e te
io e te
ioete ioete ioete… 



© 2017 Piero Olmeda - Tutti i diritti riservati

Vietata la riproduzione senza autorizzazione

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