"...L’obiettivo è stato quello di creare un lavoro artistico estremo, che non tenesse conto delle convenzioni (sia della poesia che della canzone) e che affrontasse alcuni importanti temi filosofico-esistenziali, senza paura di non piacere a un pubblico. Puri e liberi. Senza compromessi. Con la convinzione però che, trattandosi di temi che riguardano la nostra esistenza e quindi tutti noi, avrebbero bene o male incontrato il favore di molti, se non di tutti..." da Vi diremo le parole che non volete sentire

giovedì 19 novembre 2015

"Capitani coraggiosi, autori coraggiosi, lettori coraggiosi" di Piero Olmeda


A volte un libro è come un messaggio inserito in una bottiglia e gettato nel mare. Chi lo leggerà? Quali sono le probabilità che qualcuno veda la bottiglia, sia curioso del suo interno, la rompa e legga il messaggio? Supponiamo che la nostra bottiglia contenga un romanzo impegnato, sofferto, anche coraggioso, che è costato molto lavoro e molto studio e che il mare sia pieno delle altre analoghe bottiglie galleggianti di tutti gli altri libri. Noi con difficoltà siamo salpati per questo mare e una volta arrivati in acque profonde abbiamo gettato il nostro messaggio. Potrà essere bello o brutto, ma sicuramente è un tentativo, un percorso, una ricerca di una strada nuova.

Il problema è che si è poi perso nel rumore di fondo di tutti gli altri messaggi. Alcuni parlano solo della loro vita personale, altri sono una copia imperfetta di scritti di altri messaggeri più noti e riconosciuti, altri ancora sono soltanto le prime parole di un bambino che si avvicina alla scrittura. In quel momento ci chiediamo: perché, visto che oggi tutti possono lanciare la propria bottiglia, non si cerca di trovare nuovi percorsi, di sperimentare, di scrivere qualcosa di originale? La scrittura oggi sta diventando come il rumore di fondo della rete, indifferenziato, senza una gerarchia di valori, un caotico insieme di voci, senza nessuno che getti luce su quello che è bello e su quello che è meno bello, al di là del successo commerciale.

Il fatto che molti scrivano e vogliano far conoscere le proprie opere è un dato positivo, perché più si scrive più aumenta la possibilità che emerga un nuovo autore interessante, ma cosa si scrive? Se guardiamo ad esempio le classifiche degli ebook di Amazon per la narrativa contemporanea, vedremo che un numero consistente di libri sono romanzi rosa improbabili, fantasy copiati, ritrite storie di vampiri, ecc. ecc. Ci si chiede allora, a cosa serve tutto questo? Ha senso pubblicare l'ennesima caricatura di 50 sfumature di grigio? Questa libertà che abbiamo, non sarebbe meglio utilizzarla per pubblicare qualcosa di diverso, senza fare una copia stinta di romanzi di successo? Si è persa completamente la voglia di sperimentare, di tracciare strade nuove?


La mia idea dell'atteggiamento che dovrebbe avere un autore, soprattutto se giovane, è riassunta in questo brano del libro La Bellezza e la Bestia: “...A. pensò che era sempre stato così, che sarebbe stata rappresentata una tragica e ridicola commedia sperimentale, dove gli attori dovevano improvvisare di fronte al pubblico, la paura dei fischi che rendeva incerta la voce in alcune battute, che li faceva esitare prima di pronunciare la prima parola. Sentiva che l'ultimo atto si sarebbe svolto di lì a poco, che bisognava riprendere i fili della trama, annodarli e farli così convergere verso un finale. Poco importava che la platea esplodesse in uno scroscio di applausi o in un vento di fischi, l'importante era che non rimanesse muta e insensibile, fredda all'ultima battuta che aspettava di essere detta...”

Dobbiamo creare autori che abbiano coraggio e lettori che abbiano lo stesso coraggio. Per fare questo, nella marea di romanzi, racconti e poesie che oggi ci offre la rete, dobbiamo saper selezionare, incoraggiare, valorizzare gli autori indipendenti, che sono diversi da quelli auto-pubblicati. Essere un autore indipendente vuol dire cercare di far conoscere la propria originalità, vendere al giusto prezzo, considerare la produzione letteraria come un lavoro. A questo nuovo atteggiamento dovrebbero contribuire anche coloro che gestiscono blog, gruppi di Facebook, siti di letteratura, con recensioni vere, elogi solo se sono meritati, critiche se sono necessarie. Se non si fa questo, c'è il rischio che anche i libri più belli si perdano in un mare grigio ed informe e...

...e la vostra bottiglia si perderà su qualche spiaggia lontana.


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1 commento:

  1. Una interessante discussione su Goodreads su questo articolo
    https://www.goodreads.com/topic/show/17623467-autori-coraggiosi-lettori-coraggiosi-un-articolo-sui-nuovi-autori-nel

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