"...L’obiettivo è stato quello di creare un lavoro artistico estremo, che non tenesse conto delle convenzioni (sia della poesia che della canzone) e che affrontasse alcuni importanti temi filosofico-esistenziali, senza paura di non piacere a un pubblico. Puri e liberi. Senza compromessi. Con la convinzione però che, trattandosi di temi che riguardano la nostra esistenza e quindi tutti noi, avrebbero bene o male incontrato il favore di molti, se non di tutti..." da Vi diremo le parole che non volete sentire

martedì 22 dicembre 2015

"La canzone che vive tre volte" di P. Olmeda e S. Saccocci in vendita dal 1 Gennaio 2016



La canzone è il risultato della collaborazione tra il poeta Piero Olmeda (testo) e l'artista/compositore Sandro Saccocci (musica). Una ventata di poesia, novità ed impegno nella canzone italiana.

Anteprima della prima parte su Youtube
In vendita su iTunes Amazon Google Music 

Per un elenco dei libri pubblicati da Piero Olmeda consultare la seguente pagina di questo blog:


La canzone sarà in vendita dal 1 Gennaio su:
iTunes, YouTube Music Key, Spotify, Amazon Music, Google Play, Rdio, Deezer, Groove, Rhapsody, eMusic, Simfy Africa, iHeartRadio, MixRadio, MediaNet, VerveLife, Tidal, Gracenote, Shazam, 7Digital, Juke, JB Hi-Fi, Slacker, Guvera, KKBox, Akazoo, Anghami, Spinlet, Neurotic Media, Yandex, Target Music, ClaroMusica, Zvooq, Saavn, NMusic, 8tracks, Q.Sic

____________________________________________________


La canzone che vive tre volte


La prima sigaretta è la più dolce
la seconda è amara come un amore
la terza ti brucia le dita e la vita
ed è l'ultima, l'ultima, l'ultima
È allora che senti il mondo che gira
la danza lenta dell'aria che brucia
il suono del cuore che batte, ribatte
ti scuote di colpi di gioia, ti stringe

Il primo amore è anche l'unico
Il secondo è il ricordo del primo
Il terzo è solo una dolce amicizia
ed è l'ultimo, l'ultima, l'ultima
È allora che senti il mondo che gira
la danza lenta dell'aria che brucia
il suono del cuore che batte, ribatte
ti scuote di colpi di gioia, ti stringe
sempre più veloce, più forte, più grande
finché il battito è uno solo e continuo

La prima morte è la più gelida
La seconda è tiepida e dolce
La terza è il fuoco che volevi
ed è l'ultima, l'ultima, l'ultima
È allora che senti il mondo che gira
la danza lenta dell'aria che brucia
il suono del cuore che batte, ribatte
ti scuote di colpi di gioia, ti stringe
sempre più veloce, più forte, più grande
finché il battito è uno solo e continuo

La prima vita è la più sbagliata
La seconda ripeti gli stessi errori
La terza sai come andrà a finire
ed è l'ultima, l'ultima, l'ultima
È allora che senti il mondo che gira
la danza lenta dell'aria che brucia
il suono del cuore che batte, ribatte
ti scuote di colpi di gioia, ti stringe
sempre più veloce, più forte, più grande
finché il battito è uno solo e continuo
una pioggia bruciante e gelida infine
sulla fronte che scotta di febbre

La prima canzone vola nel cielo
La seconda affonda nella terra profonda
La terza è un grido, una supplica al vento
ed è l'ultima, l'ultima, l'ultima

La prima canzone vola nel cielo
La seconda affonda nella terra profonda
La terza è un grido, una supplica al vento
ed è l'ultima, l'ultima, l'ultima
ed è l'ultima, forse
                             non più l'ultima?




© 2015 Piero Olmeda - Tutti i diritti riservati
Vietata la riproduzione senza autorizzazione

#poesia #musica #canzone #canzoni #cantautore #cantautori #muscaitaliana


giovedì 19 novembre 2015

"Capitani coraggiosi, autori coraggiosi, lettori coraggiosi" di Piero Olmeda


A volte un libro è come un messaggio inserito in una bottiglia e gettato nel mare. Chi lo leggerà? Quali sono le probabilità che qualcuno veda la bottiglia, sia curioso del suo interno, la rompa e legga il messaggio? Supponiamo che la nostra bottiglia contenga un romanzo impegnato, sofferto, anche coraggioso, che è costato molto lavoro e molto studio e che il mare sia pieno delle altre analoghe bottiglie galleggianti di tutti gli altri libri. Noi con difficoltà siamo salpati per questo mare e una volta arrivati in acque profonde abbiamo gettato il nostro messaggio. Potrà essere bello o brutto, ma sicuramente è un tentativo, un percorso, una ricerca di una strada nuova.

Il problema è che si è poi perso nel rumore di fondo di tutti gli altri messaggi. Alcuni parlano solo della loro vita personale, altri sono una copia imperfetta di scritti di altri messaggeri più noti e riconosciuti, altri ancora sono soltanto le prime parole di un bambino che si avvicina alla scrittura. In quel momento ci chiediamo: perché, visto che oggi tutti possono lanciare la propria bottiglia, non si cerca di trovare nuovi percorsi, di sperimentare, di scrivere qualcosa di originale? La scrittura oggi sta diventando come il rumore di fondo della rete, indifferenziato, senza una gerarchia di valori, un caotico insieme di voci, senza nessuno che getti luce su quello che è bello e su quello che è meno bello, al di là del successo commerciale.

Il fatto che molti scrivano e vogliano far conoscere le proprie opere è un dato positivo, perché più si scrive più aumenta la possibilità che emerga un nuovo autore interessante, ma cosa si scrive? Se guardiamo ad esempio le classifiche degli ebook di Amazon per la narrativa contemporanea, vedremo che un numero consistente di libri sono romanzi rosa improbabili, fantasy copiati, ritrite storie di vampiri, ecc. ecc. Ci si chiede allora, a cosa serve tutto questo? Ha senso pubblicare l'ennesima caricatura di 50 sfumature di grigio? Questa libertà che abbiamo, non sarebbe meglio utilizzarla per pubblicare qualcosa di diverso, senza fare una copia stinta di romanzi di successo? Si è persa completamente la voglia di sperimentare, di tracciare strade nuove?


La mia idea dell'atteggiamento che dovrebbe avere un autore, soprattutto se giovane, è riassunta in questo brano del libro La Bellezza e la Bestia: “...A. pensò che era sempre stato così, che sarebbe stata rappresentata una tragica e ridicola commedia sperimentale, dove gli attori dovevano improvvisare di fronte al pubblico, la paura dei fischi che rendeva incerta la voce in alcune battute, che li faceva esitare prima di pronunciare la prima parola. Sentiva che l'ultimo atto si sarebbe svolto di lì a poco, che bisognava riprendere i fili della trama, annodarli e farli così convergere verso un finale. Poco importava che la platea esplodesse in uno scroscio di applausi o in un vento di fischi, l'importante era che non rimanesse muta e insensibile, fredda all'ultima battuta che aspettava di essere detta...”

Dobbiamo creare autori che abbiano coraggio e lettori che abbiano lo stesso coraggio. Per fare questo, nella marea di romanzi, racconti e poesie che oggi ci offre la rete, dobbiamo saper selezionare, incoraggiare, valorizzare gli autori indipendenti, che sono diversi da quelli auto-pubblicati. Essere un autore indipendente vuol dire cercare di far conoscere la propria originalità, vendere al giusto prezzo, considerare la produzione letteraria come un lavoro. A questo nuovo atteggiamento dovrebbero contribuire anche coloro che gestiscono blog, gruppi di Facebook, siti di letteratura, con recensioni vere, elogi solo se sono meritati, critiche se sono necessarie. Se non si fa questo, c'è il rischio che anche i libri più belli si perdano in un mare grigio ed informe e...

...e la vostra bottiglia si perderà su qualche spiaggia lontana.


#‎romanzo‬ ‪#‎racconto‬ ‪#‎pieroolmeda‬ ‪#‎letteratura‬ ‪#‎narrativa‬ ‪#‎libri‬ ‪#‎kindle‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎leggo‬   

lunedì 16 novembre 2015

Studi sulla poesia al computer: "O forza centrifuga della creazione" di Piero Olmeda (1987)

O forza centrifuga della creazione
mostro tuttoporte ferita luminosa
vento polimorfo in ogni ramo
dell'albero infinito del tuo fiato
a te chiniamoci, o le porte chiudiamo,
le porte.
O fuga dei centri forza di reazione
o sole d'umani tepore nostro del tutto
Orfeo che lento voli in ogni amor
dei fiati d'albe del tuo suono  
contro il disegno dell'inizio contro
la vendetta senza causa della fine
generiamo un progetto di argilla soffice
un movimento di stelle nei piedi e nelle mani.
O vento sfolgorante della creazione
per la vita esegui la decimazione
di forme formicai decimazione
di parole sillabe e punti infine.

© Piero Olmeda 1987
Tutti i diritti riservati
Vietata la riproduzione senza autorizzazione

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia #poetry #poem #poet

Computer Poetry interview with Piero Olmeda (2000)

Could you tell me please why you got into generating it?
The first is what is the point of computer-generated poetry?
Firstly, what exactly is your involvement in computer-generated poetry?

It is a will of liberation from the usual associations of words and the traditional ways of formally constructing a poem that both personal and collective history induce on our writings. The free association can set off at last an explosion of creative semantic associations on the basis of which the poet can arrive at new worlds of poetry and possibly new worlds (conception) of existence.

How does it compare with naturally generated poetry?

I think you can feel a difference, you can understand that there is something different without knowing perfectly what. I cannot say that one way of generating poetry is better than another...different roads can bring to the same place. One of the interesting things about computer generated poetry is that is bringing the language to a limit where is not to possible using the language any more. In this sense computer poetry is only "a rite of passage" toward a more universal way of conceiving poetry. If you translate this into a philosophical perspective you could apply all this to real life...and substitute "poetry" with "world".

Can you tell the difference?

We can divide the "computer poets" in two types: the first type will generate the definitive poem directly from the computer. In this case the poetry is in software and in the probability; the second type will use the computer as an instrument in an infinite dialectic of automatic generation and subjective, human writing. In the first case I personally think that it is easy (sometimes) to tell the difference. In the second case the final poem is at least formally completely indistinguishable from a traditional poem. The only difference could be the natural creativity inside this type of writing. In the past this creativity was achieved with a very strict formal structure (sonetto, etc..), now we have a different way that can unleash the creativity at such a level that a special language would maybe be necessary.

Is it ever superior to poetry written by people?

I think that the aim of computer generated poetry is different. Why are we writing poetry? This could be a very difficult question also for the poet himself to answer. My idea is that we could arrive at a conception of writing where the final ideal achievement would be to use the reality itself as a medium instead of words. I think this is different from a lot of ideas of poetry. Will be the result good or bad from a literary point of view? We must expand completely the term "literary" to new frontiers. A new system of reference would be necessary, a new literary criticism. I believe that is not possible to compare now inside a traditional way of evaluating poetry.

Might it one day be impossible to recognize the difference between poems written by people and those produced by machines?
What is its future? Can we expect a robo-laureate?
Does it ever rival human poetry?

In the future (we are speaking here of type 1 of computer-generated poetry, see above) maybe will be impossible, but in that same moment the machine will become a man or something like a man or something more than a man and no one will ever raise this question.

Also, are you organizing any computer poetry events, eg competitions wecould peg the story to?

Not for the moment. Personally I am translating my lisp software to a new type of lisp. I have concentrated only on the internet site. Would be nice to organize a computer poetry festival in Amsterdam. I will see...

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia #poetry #poem #poet

domenica 15 novembre 2015

"Un Giorno Verde" di Piero Olmeda - Ma è proprio così, è questa la verità, la sua assenza?

Il sole tagliava il tavolo in due parti, una buia dove a tratti vedevo il bagliore degli occhi di S., una abbagliante dove io stavo seduto a cercare di non dire quello che doveva essere detto.
Il giorno era cominciato con un'alba tersa e mentre il sole saliva nel cielo limpido ero lentamente affondato in un mare opaco e lucente.
La luce verde accarezzava la parte sinistra del mio viso, la parte destra immersa in uno scuro verde smeraldo. Il mio occhio destro era inquieto e passava dal bicchiere al viso di S., poi si fissava sulle sue mani perfettamente immobili sulla tovaglia. Non c'era nulla da fare. La decisione era già stata presa. Ero già sulla cima, ora dovevo scendere fino a valle, fino al mare. Raggiunta la decisione sembrava quasi inutile metterla in atto, ma sapevo che dovevo adagiarmi sul fondo di quel mare, dovevo recitare quelle frasi già dette un milione di volte e voltare la pagina già scritta per vedere la pagina ancora buia dall'altra parte.
Cominciai così: “S., è finita.”
Dopo averlo detto mi sentii già meglio. Ora che avevo gettato il sasso verso quelle acque buie dovevo solo aspettare l'effetto: sarebbe rimbalzato, affondato, avrebbe attirato i pesci più feroci o si sarebbe semplicemente sgretolato in sabbia cadendo nel fondo insieme a tutti i sassi inutili?

Cercai di incrociare gli occhi di S., ma non si mossero di un millimetro, la bocca non si aprì, le mani ancora ferme sul tavolo. In quel preciso momento arrivò il cameriere a chiedere se volevamo un caffè. Risposi di no e improvvisamente un profumo mi colpì con forza, tanto che mi mancò il respiro.
A volte un ricordo arriva con l'odore intenso di un profumo che apre corridoi richiusi dal tempo e in un attimo ci troviamo in una luminosa stanza della memoria che sembrava sparita nel nulla. In quella stanza c'era un albero in fiore, ed io ero abbracciato a S. nell'ombra, e lei mi chiedeva: “Pensi che ci sia la vita dopo la morte?” Io mi misi a ridere, ma lei insisteva, voleva che lo dicessi, quello che pensavo. Togliendomi una formica che lentamente stava salendo sulla pelle nuda del mio avambraccio dissi: “No.” Mi guardò come se le avessi appena detto che il nostro amore era finito, con i due occhi grandi che mi guardavano con meraviglia, dicendo “E allora a cosa serve tutto questo?”
Mentre il cameriere se ne andava via interdetto lei si chinò sul tavolo, i seni quasi a sfiorare la tovaglia, il profumo diventato un odore acre e intenso, e disse: “Sei diventato come tutti gli altri.”
Non era cominciato come tutti gli altri amori. Era stata un'ebbrezza lucida che mi aveva colpito subito lì sulla strada con una meraviglia che non avrei mai pensato di poter provare. Anche se si poteva considerare un'illusione, come forse lo è la bellezza, un'idea che la nostra mente crea per essere capaci di vivere, fu con entusiasmo che mi lasciai trascinare dalle sue dolci acque. Non mi venne in mente altro, mentre giravo la testa verso di lei e lei a sua volta la girava verso di me, che dire un nome a caso: “Marta” o “Giulia” o qualsiasi altro nome mi fosse venuto in mente in quel momento. Il bello fu che lei stette al mio stesso gioco e mentre io mi inventavo un'improbabile seconda vita dove facevo un diverso lavoro, avevo diversi amici e altre convinzioni, lei rispondeva al mio gioco spingendosi fino ai limiti del romanzo.
Ora che le restituivo lo sguardo non c'era più gioco, il silenzio aveva inondato le nostre vite, e qualcosa di osceno, la verità, era rivoltato fuori allo sguardo di tutti.
Mi accorgevo ora più di prima di quanto fosse bella la linea incavata che dai bordi del naso scendeva ai limiti delle labbra. Per la prima volta la potevo vedere da fuori e imbarazzato guardavo di nascosto gli altri clienti per vedere se anche loro vedevano.
La mattina mi ero alzato ancora in preda ad un sogno non finito. Nel sogno un angelo era seduto accanto a me e mi guardava in silenzio. Le sue grandi ali bianche si stendevano per tutta la stanza oscillando leggermente. Poi improvvisamente un'ala mi aveva sfiorato quasi coprendomi in una luce scura e soffice e l'angelo mi aveva detto: “Guarda nello specchio.” Aveva continuato a ripetere la stessa frase per un tempo infinito mentre io non sapevo che cosa rispondere. Mi ero svegliato stanco come mi ero addormentato, una luce tagliente che entrava dalla finestra creando dal nulla nuvole dorate di polvere. Non era la luce di tutti gli altri giorni, non era bianca o rosa, allegra o triste, rinfrescante, bagnata o calda, ma era più potente di tutte le luci di tutte le albe che avevo vissuto, riusciva a entrare fin negli angoli più nascosti, riusciva a curvare e percorrere i disegni dei più oscuri labirinti fino a svelare quegli interstizi dove mai luce era arrivata, dove forse mai lo sguardo si era posato.
Guardandola non potevo fare a meno di pensare a quella luce verde che aveva inondato tutti gli oggetti, che era scesa dolorosamente attraverso l'iride nera e che ora scorreva ineliminabile nelle vene. Di fronte al suo specchio di carne mi capitò di dire le cose verdi che non avrei mai pensato di poter dire e che forse non dovrebbero mai essere pronunciate: “Vedi questi anni sono passati come il soffio breve di un sogno, ma che cosa c'era di vero? Mi hai mai amato?”
Le ultime parole si stavano spegnendo con una leggera eco e già vedevo il suo viso cambiare per impercettibili spostamenti, le ciglia sbattere una volta, la bocca piegarsi leggermente e la testa inclinarsi un po' a destra. Nello specchio del suo viso non riuscivo a vedere un'immagine o perlomeno un frammento vagante di verità. Stava forse per scoppiare a a ridere?
Eppure c'era stato un tempo durante il quale sapevo leggere perfettamente quello che pensava. C'era stata una volta che la luce accecante del deserto entrava dalla finestra aperta illuminando di puro bianco il corpo nudo di S. Non eravamo noi che giravamo attorno al mondo, ma era tutto il mondo che girava attorno al centro dei nostri corpi. Allora sembrava che la verità fosse a un passo, pronta ad essere colta come indolenti si raccoglie un frutto. Non lo facevamo, perché volevamo assaporare il sapore dell'attimo prima della pura estasi. Lì vagavamo sfiorando la pelle cotta dal sole e pronta all'ultima sublimazione.
Ma ora che l'ombra copriva il suo viso senza nasconderlo, mi chiedevo: “Ma eravamo veramente ad un passo? Avremmo forse potuto andare al di là?” E nel momento in cui me lo stavo chiedendo mi accorgevo che ormai quell'attimo era passato per sempre e non sarebbe tornato mai più.
Non c'era una Macchina del Tempo dietro l'angolo con la quale ritornare trafelati verso la collana di errori del passato per tagliare ridenti il filo che li teneva in uno scroscio di perle tintinnanti sul pavimento della vita. Come sarebbe stato bello e tenero incontrare se stessi ai crocevia e insultando il caso e il libero arbitrio indirizzare la propria vita verso la catena di eventi che avrebbe ineluttabilmente condotto verso la felicità! E ora che avevo detto “Mi hai mai amato?” l'attimo da cambiare era proprio lì, a pochi secondi di distanza indietro nel tempo, mi sembrava quasi di poterlo afferrare ma già la corrente lo trascinava via vorticosamente senza alcuna possibilità di riprenderlo, di fermarsi e tornare indietro.
Ora c'era il silenzio ma quali rumorose cascate d'acqua scendevano dal cielo il giorno che morì suo padre. Mentre allora la sorreggevo tenendola per un braccio sembrava che il mondo stesso fosse sull'orlo dello svenimento. Il colore dei visi e delle cose si stava prosciugando ineluttabilmente, scolava lento sulle sabbie che sostenevano i nostri passi ondeggianti. Sul suo volto non c'era dolore, ma una sorta di meraviglia, come se ad un tratto fosse sul punto di esclamare: “Ma è proprio così? E' questa la verità, la sua assenza?” Il corteo seguiva incerto la luce nera della bara, che oscillava come una nave in una tempesta d'aria, come se il corpo immobile al suo interno avesse un'idea di dove andare, avesse in mente un percorso complicato ma ineluttabile verso qualcosa. Ma che cosa?
Il tintinnio dei bicchieri al ristorante mi sembrò improvvisamente troppo forte, così mi guardai intorno ma nelle parole dette ai tavoli vicini, nei movimenti delle posate, non riuscivo a ricavare nessun senso.
Le parole vennero come una marea che non potevo arrestare e mentre le dicevo mi sembrava ancora di ripetere una commedia scritta all'inizio dei tempi e via via recitata nei secoli con sempre meno convinzione. Come erano invece piene di luce quasi brucianti le parole all'inizio del nostro amore, che ogni volta che venivano pronunciate lasciavano dietro di sé una risonanza come se gli alberi, le nuvole e l'aria stessa le ripetessero senza fine.
Quando la guardai, dopo aver detto quello che doveva essere detto, lei mi restituì lo sguardo quasi con orrore. Mi alzai come imbarazzato, mentre un bicchiere cadeva frantumandosi sul pavimento, mi avviai verso l'uscita con passo incerto, l'impressione viva degli sguardi di tutti sulla mia nuca. Aprii la porta e l'esplosione di aghi della luce mi colpì penetrandomi nel profondo degli occhi. Mi guardai intorno. La luce bianca pulsante di un mondo vergine rivestiva ogni cosa, la ruota aveva girato ancora una volta, ero morto un'altra volta e infine rinato al mondo. Come è, come è sempre stato, come sempre sarà.

© 2008 Piero Olmeda
Tutti i diritti riservati

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia

Intervista a Piero Olmeda su "La Bellezza e la Bestia" - Riuscirà il padre a convincere il figlio che la vita vale la pena di essere vissuta?

Mentre le classifiche delle vendite di libri in formato ebook sono sommerse dal fantasy e dal romanzo rosa, questo libro è come una doccia gelata: duro, crudo, estremo negli argomenti trattati, ma anche tenero e poetico, lo stile di Olmeda ci porta ad affrontare alcuni temi dimenticati
J. Hole


Pietro De Bonis: Benvenuto, Piero! La bellezza e la bestia, il tuo romanzo breve che definisci “una doccia gelata, al di fuori delle mode e delle tendenze, che secondo te non può lasciare indifferenti”. Spiegaci ancora meglio, se puoi.

Piero Olmeda: Un libro che invece di portarci fuori dal nostro mondo, come in molti libri di fantasy e nel nuovo romanzo rosa che oggi stanno avendo successo in particolare nel marcato dell'ebook, ci costringe ad affrontare i temi fondamentali della nostra esistenza, può avere successo oggi? Può diventare un bestseller? È questa la sfida che mi sono posto. Certo una sfida difficile. Però mi piacerebbe smentire un'affermazione che avevo trovato in rete in una discussione del libro Omicidi in pausa pranzo di Viola Veloce, dove Guido Mura interviene parlando del successo di alcuni ebook dicendo “...giovani signore e signorine “tanto” spiritose, autrici di librini divertenti e disimpegnati, in cui si mescola l’umorismo con gli ingredienti più tradizionali del pulp. Quando vedrete che anche un testo di buona letteratura avrà successo, fatemi un fischio...”


Come è scritto proprio nel libro, che per certi aspetti è anche una riflessione sulla letteratura: “Come uno scrittore che era rimasto giorni e giorni immobile di fronte alla pagina bianca e non sapeva più cosa scrivere, come scriverlo, in quale modo riempire di parole quella pagina dal bianco doloroso colore, parole che non fossero semplicemente l'aridità della semplice cronaca, così A. strappò la pagina stessa, rifiutò di recitare la sua parte in una commedia da quattro soldi.

Oppure: “Da lì poteva vedere in basso la piazza deserta, un paio di finestre illuminate e la luce dei lampioni che appena scalfiva il buio di quella notte senza luna. Nessuno stava passeggiando sulle lastre di pietra corrosa dal tempo. Sembrava la scenografia di una rappresentazione teatrale che doveva ancora svolgersi, i personaggi che aspettavano dietro le quinte o dormivano nelle loro brandine improvvisate. Di un Autore non c'era traccia. Se n'era andato? Aveva dimenticato la prima? C'era mai stato un Autore? A. pensò che era sempre stato così, che sarebbe stata rappresentata una tragica e ridicola commedia sperimentale, dove gli attori dovevano improvvisare di fronte al pubblico, la paura dei fischi che rendeva incerta la voce in alcune battute, che li faceva esitare prima di pronunciare la prima parola. Sentiva che l'ultimo atto si sarebbe svolto di lì a poco, che bisognava riprendere i fili della trama, annodarli e farli così convergere verso un finale. Poco importava che la platea esplodesse in uno scroscio di applausi o in un vento di fischi, l'importante era che non rimanesse muta e insensibile, fredda all'ultima battuta che aspettava di essere detta.

Nonostante quanto ho detto il libro è anche di facile lettura, con colpi di scena che avvengono sia sul piano della trama fattuale che su quello della coscienza. Chi l'ha letto in anteprima prima del lancio non l'ha trovato né noioso, né pesante. Il finale è corale, per alcuni quasi felliniano. In definitiva, nella più classica tradizione della letteratura italiana, i protagonisti (e il lettore) dovranno scendere all'inferno per poter “riveder le stelle”...

Potete leggere l'intera intervista sul sito Rassegna dei Libri

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia

sabato 14 novembre 2015

Amazing Blob 2 - le peggiori recensioni su Amazon dei top 100 novità più interessanti

La storia continua...

In attesa della pubblicazione dell'articolo Capitani coraggiosi, Autori coraggiosi, Lettori coraggiosi, pubblichiamo la seconda parte delle peggiori recensioni. Questa volta abbiamo pescato nella Top 100 novità più interessanti di Amazon.

Le recensioni non sono state modificate (quindi abbiamo lasciato gli eventuali errori), abbiamo soltanto tolto i riferimenti diretti al libro.

Forse sono un po' troppo moralista. O forse pecco di eccessiva rigidità.
In ogni caso mi sembra che questo "romanzo" sia stato inserito nella categoria sbagliata. Magari il genere erotico sarebbe stato più appropriato.
E, comunque, ci sarebbe qualcosa da dire anche su questo.
Trattare e narrare i temi erotici non è affatto semplice. E' necessaria competenza linguistica, padronanza sintattica ma soprattutto buon gusto. E in questo "romanzo", di buon gusto, ne vedo ben poco.
D'accordo che adesso vanno di moda i "romanzi-non romanzi" unicamente basati sul sesso e sulla trasposizione narrativa di fantasie sessuali da mezza tacca, ma forse un po' di eleganza non guasterebbe.
Ovviamente sui gusti altrui non si discute ma non consiglierei questo prodotto a nessun lettore degno di tale nome.

Terribile, non ho altre parole per descrivere questo libro. I protagonisti sono assurdi, una specie di prostituto che perde la testa per la prina ragazzina che entra nel centro massaggi, tra virgolette. E naturalmente ci sono i vari spasimanti di contorno, ma che noiaaaaaa...sempre la stessa storia, trita e ritrita, questa volta in versione porno soft. Niente di nuovo!

che mi è costato solo 99centesimi perche qst libro non ne vale di più. la trama è carina ma scritto malissimo. sembra un tema delle.scuole medie. i dialoghi sono imbarazzanti per non parlare del resto. una stella perche di meno non si può....

Mi dispiace ma non sembra neanche un romanzo. La trama quasi non c'è, è solo una scusa per mescolare insipide e trite e ritrite scene erotiche (di quelle ormai di moda in questi romanzi auto pubblicati da quattro soldi) in un contesto banalissimo e tra l'altro assurdo pieno di personaggi ridicoli. Come libro è scritto pure male. Andiamo suvvia, questa non è narrativa rosa, erotica o di qualsiasi genere si tratti che si possa definire di buona qualità perchè lascia molto a desiderare. La scrittura è assai acerba ed elementare così se questa sottospecie di romanzo è da lodare, i romanzi veramente scritti con cura e con un buon lessico e una buona sintassi cosa sono? E' che la gente ormai ama leggere certe porcherie per passare il tempo in maniera non impegnativa, ma questa secondo me non è arte, è solo un modo facile per guadagnare. Lo stile della ... è sempre così sciatto tra l'altro, non migliora e per me non sa scrivere. Avevo letto già altro scritto da lei sul kindle di un'amica ma a me i suoi romanzi sembrano tutti uguali e questo libro ne è stata la conferma.

Negli anni '70 c'erano i soft porn con la Fennech, ora questo... che tristezza. Non è un erotico, non è un romance, è un ibrido mal riuscito che non porta nulla. Una protagonista femminile che sfiora il ridicolo, un protagonista maschile al solito da redimere... ma non ci siamo ancora stancati di leggere questa robaccia? Io di sicuro

Ma la mia domanda era questa ma davvero sono queste le fantasie di noi donne ...questo ci affascina, ci solletica Uomini ,bellissimi, pervertiti ,bisex, fondamentalmente malati , a una inverosimile ventenne , sempre in calore , che al buio , diventa talmente stupida, da non riconoscere quello che per un vero cieco sarebbe lampante! E poi essere sempre strapazzate ,come se la vita vera già non sia abbastanza ,faticosa! Credo che il maschio alpha può essere un bel po' più di così . In amore, la passione è una sottile seduzione di simmetriche forze ..Dove la fisicità dell uomo incontra il cervello della donna .e in molti libri compreso questo ,non c'è. Ps per fortuna che Luce alla fine recupera "lucidità" speriamo nel seguito !

Una stellina perché di meno non si può
Dopo tanti buoni libri doveva succedere di incappare in un libro assurdo come questo! Non basta ambientare un libro a Londra o Parigi per renderlo interessante, ci vogliono dialoghi sensati non un'accozzaglia di ti amo, anche io, e del sesso mediocre e volgare per fare un buon libro. Ci vogliono personaggi credibili, non delle marionette. Davvero orribile, una pessima esperienza.

Il libro e la storia sono anche scorrevoli.. I dialoghi e la costruzione adolescenziali. Un bel romanzo rosa, ma per sedicenni.

La lettura va via scorrevole ma la storia, che fa acqua da tutte le parti, situazioni che restano campate per aria e dialoghi al filo dell'imbarazzante non mi possono far dare di più. Ci vuole più cura nei confronti di chi legge

Ho letto di peggio ma l'ho finito perché mi spiaceva lasciarlo a metà. Non ho trovato i protagonisti affascinanti e non mi hanno coinvolta emotivamente.
Sinceramente non lo consiglio.

Trama scontata, personaggi non approfonditi, storia raccontata a volte da più punti di vista che fanno perdere il filo. La cosa peggiore è che la casa editrice sembra averlo pubblicato senza nemmeno leggerlo visti gli errori, i congiuntivi sbagliati e i dialoghi confusi

Mi spiace ma non mi è proprio piaciuto. Ho saltato le pagine per arrivare presto alla fine.personaggi poco caratterizzati, trama scontata. E poi manca la parte più bella.... la passione..

Ho comprato questo romanzo incuriosita dal genere erotico (che leggo raramente) e spronata dalla trama e dal commento rilasciato. Che dire.. ... scrive bene, fluida, abbastanza intrigante ma gli errori ci sono e si sentono.. al di là di questo c'è un'altra cosa che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca: l'uso di termini prettamente dialettali. Ok, sei un autopubblicato, ma ciò non vuol dire che si debba lasciare in sospeso l'editing.
Altra cosa... il libro è zeppo di scene di sesso (ogni pagina circa) tanto da annullare completamente la trama che passa in secondo piano!
In definitiva un libro che si legge ma che lascia decisamente il tempo che trova. Proverò a leggere altro di ... - che ha all'attivo svariati romanzi - ma spero che nel prossimo si dia più importanza ai personaggi e alla trama anziché ai loro continui pruriti.

purtroppo io non ho amato questa lettura e nn sono nemmeno riuscita a portarla a termine. l'ho trovata molto noiosa e troppo lontana dalla quotidianità dei nostri giorni

Ho abboccato alla recensione pubblicata in pompa magna (una pagina intera) sul Corriere, l'house organ dell'editrice del libro, Rizzoli, che presentava questo fumettone sul solco di 50 sfumature nientemeno che come "il libro dell'anno", e quindi non ho che da biasimare me stesso.
La storia è un misto tra Sex and the City e il citato 50 sfumature di grigio, abbondano le scene di sesso, sono onnipresenti veri e propri "redazionali" a favore di griffe di moda e/o locali di New York, insomma un prodotto per adolescenti e neanche troppo smaliziati

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia

Amazing Blob 1 - le peggiori recensioni su Amazon dei top 100 Narrativa contemporanea

In attesa della pubblicazione dell'articolo Capitani coraggiosi, Autori coraggiosi, Lettori coraggiosi, pubblichiamo le peggiori recensioni di oggi dei libri inseriti nella Top 100 narrativa contemporanea di Amazon.

Le recensioni non sono state modificate (quindi abbiamo lasciato gli eventuali errori), abbiamo soltanto tolto i riferimenti diretti al libro.

Era gratuito e l'ho scaricato sul mio kindle.
E' una storia piuttosto scontata (fin dalla prima pagina sai come va a finire) e la scrittura è poco raffinata.
Si fa leva su emozioni e sentimenti comuni: l'idea che una donna single trovi il principe azzurro (in questo caso è anche un uomo "da togliere il fiato") è un po' la speranza di tutte le donne, che in qualche modo sentono il bisogno di alimentare questa loro "tensione".
Il libro si legge velocemente, alla fine è pure piacevole per passare qualche ora divertente.
E' sempre per me poco comprensibile il motivo per cui un'autrice italiana... debba scrivere romanzi sentimentali come se fosse americana. Esisterà la licenza narrativa... ma il lettore prende le distanze, in questo modo.

Non sono riuscito ad andare oltre la prima parte, perché, a parte qualche refuso qua e là, da una frase all'altra, da una scena all'altra, da un'immagine all'altra, ma anche da una locuzione all'altra all'interno dello stesso periodo, il cambio dei personaggi e la ripresa degli stessi sono alquanto confusi, arbitrari, infantili, spesso assenti. Sembra di stare sentendo un bambino mentre racconta una storia e si riferisce ai personaggi in maniera ingarbugliata, tanto che tu ad un certo punto dubiti che stia parlando di un personaggio, vai più avanti e ti accorgi che in effetti non stava parlando dello stesso personaggio, solo che nel frattempo è subentrato un altro soggetto, si parla di esso, ma poi, quando pensi che sta parlando ancora di questo, si sta riferendo invece a quello di prima. Così, senza qualcosa che ti faccia accorgere del cambio, un nome, un riferimento, ecc. E' illeggibile, da far ribrezzo. Vergogna!

Non mi piace, lo sto ancora leggendo ma la storia è banale, scontata. Un Harmony per ragazzine. Ma forse sto invecchiando...

Noiso, banale e scontato! Adatto solo forse ad adolescenti sognatrici e romanticch.
La scrittura e' piatta e ripetitiva. Poteva concludersi in poche paginette.

Mi ha ricordato un film, di cui non mi viene il titolo. Nulla di eccezionale, non capisco davvero gli entusiasmi.

Già il volume 1 mi aveva lasciata perplessa confidavo in qualcosina in più' nel volume 2, mi auguro non esca il 3

a me non è piaciuto, la storia non è coiinvolgente,malgrado tutte le descrizioni di carattere sessuale
forse proprio per questo si perde il ritmo del racconto

L’idea del criminale affascinante è buona, ma il libro è noioso. ..., il pregiudicato e la psicologa del carcere dove lui è rinchiuso, sono travolti da una passione insana nata dietro le sbarre. E’ l’uomo più sbagliato per lei, mentre lei potrebbe essere la donna più giusta per tornare a galla e vivere accanto alla figlia, l’unica cosa giusta dopo errori - veri o presunti - commessi da Darren nella sua lunga carriera da delinquente. Però ci sono troppe ripetizioni, tante situazioni poco credibili e soprattutto un lieto fine quasi scontato. A mio parere non merita le tante stelline che sono state attribuite…

Lo leggi e ... non rimane niente ! Nessuna emozione , scrittura ( e traduzione ) dozzinale . La trama iniziale è interessante, ma si perde , diventa contorta per intrighi e vicende "forzatamente" inserite. Da non consigliare.

Avevo letto e recensito con grande entusiasmo i primi due. Probabilmente era meglio chiuderla lì. Il tutto è scaduto in modo dozzinale, simile a un romanzetto fotocopia di altri con tanto di sesso neanche descritto in modo originale.Personaggi involuti. Un vero peccato. Ottima operazione di marketing, ma quanto amaro in bocca. Non vale la pena a questo punto affannarsi a leggere gli altri . Due stelline per la cattiva fede e la smania di far cassetta.

Vorrei capire. Chi è il padre della bambina? Il libro alla fine lascia un po' perplessi e dopo tutto ciò che è stato scritto prima finisce in modo frettoloso e insoddisfacente.

Non mi è piaciuto, di una banalità e noia mortale. Sembrava non andare mai avanti, davvero una delusione. Non saprei davvero a chi consigliarlo

Adatto max alle sedicenni per gli altri penso ci siano letture più interessanti per passare il tempo per finirlo ho saltato le pagine

premetto che prima di scrivere questa recensione ho letto tutti i libri dell'autrice perchè all'inizio ho pensato mi sfuggisse qualcosa (ed ho ingenuamente continuato a comprare e leggere i suoi altri libri) ma sinceramente adesso che li ho terminati...non riesco proprio a capire come possa essere stata campionessa di vendite e come i suoi scritti possano aver appassionato le lettrici perchè dire che leggerla è stata uno strazio è letteralmente dir poco!

Questa saga non è paragonabile alla precedente, i personaggi non sono stati sufficientemente caratterizzati e la storia d'amore trai due protagonisti è appena accennata dando molto spazio alla storia personale della ragazza (storia inoltre discutibile). Un'occasione, a mio parere, persa per pubblicare un altro capolavoro.

non si dovrebbe fare!l'ho letto qualche mese fa ed ora lo spacciate come novità . ma com è possibile scriviate queste bufale!?!

Siamo proprio messi male allora, con tutto il rispetto per le persone che trovano appagamento nel leggere queste sciocchezze. Per chi non lo sapesse, questo libretto è stato scritto prima di quell’altro ... e a chi ha avuto la sfortuna di leggere prima quello, posso assicurare che questo è tale e quale. Stessi protagonisti, stesse punzecchiature, stesso odio-amore dal giorno alla notte, stessi viaggi con nottata nella stessa camera per motivi che neanche all’asilo, stessa dichiarazione d’amore e stessa proposta di matrimonio. Chiariamo un’altra cosa: qui talento narrativo non ce n’è. E’ un mero susseguirsi di scenette-macchiette, dialoghi forse da prima liceo, e un continuo esclamare “Oh cielo!”. Risparmiate 4,99, soprattutto se ne avete già buttati altrettanti per ...

C'è ben poco da dire su questo testo. Nei romanzi d'evasione si trovano comunque cose migliori. Non perdete tempo, cercate altrove

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia

mercoledì 11 novembre 2015

"Perché si scrive? Si scrive per vivere" di Piero Olmeda

L'altro giorno stavo bevendo un caffè discutendo con una amica ed ad un certo punto lei mi ha chiesto: “Perché scrivi?” Devo ammetterlo, non c'è domanda più difficile, ambigua, impossibile. Già, perché si scrive? È una di quelle domande tipo “Hai un'amante?” oppure “Quanti anni hai?” o anche “Hai paura della morte?” a cui di solito si risponde dicendo il falso, fuorviando il discorso, accampando motivi e scuse improbabili. Se ci domandiamo poi in generale “Perché uno scrittore scrive?” il compito diventa ancora più arduo e saremmo tentati di rispondere “Ognuno scrive per un motivo diverso”.

Forse però la domanda era mal posta, forse quella giusta avrebbe dovuto essere “Perché vivi?”, che portata avanti con coraggio potrebbe portare a quella successiva “Sei soddisfatto della tua vita?” che infine ci costringerebbe ad affrontare la domanda finale, cioè “Dove vuoi andare?” (con magari una nota sotto che, invece di chiarire, ci chiede “A che serve l'arte?”) Domande importanti e spaventose le cui riposte (o la mancanza di risposte) sono molto più temibili che ammettere di avere un'amante, di dichiarare la propria età o confessare di avere paura della morte.
Non c'è dubbio che ogni scrittore lo fa in modo diverso ma, per un momento, immaginiamo di essere lì, davanti ad una pagina bianca, o meglio oggi potremmo dire di fronte ad uno schermo vuoto, lì in quell'attimo sul punto di scrivere la prima parola, che poi si scinderà in una catena di parole per creare la prima frase, che unita alle frasi successive costruirà il senso organico del discorso.

Che cosa vi viene in mente? Ecco, l'inizio della scrittura è una forma di nascita, all'inizio siamo come bimbi appena nati che piano piano si auto-generano nel tempo, ma c'è una differenza essenziale che sta in questo: decidiamo noi che cosa creare e soprattutto dove dovrà condurci la nostra storia. Siamo padroni assoluti dello spazio e del tempo. Mentre nella vita non è quasi mai possibile, nella scrittura lo possiamo fare, se lo vogliamo, possiamo costruire un senso, un filo logico dall'inizio alla fine, o possiamo anche decidere di avere un fine ma di non avere una fine, la possiamo abolire l'ultima pagina (o anche la morte), così, con un tratto di penna o qualche semplice battuta sui tasti.

Ma non tutti i poeti o scrittori si sono fermati a questo. Alcuni hanno voluto uscire dalla pagina, o meglio...balzare fuori dallo schermo, per tentare di riscrivere la propria vita. Invece di portare la vita nella scrittura (chiamiamolo in senso lato realismo) hanno portato la scrittura nella vita (lo potremmo chiamare creazionismo, se la parola non fosse già utilizzata in ben altro modo). Ben pochi ci sono riusciti. Le immutabili leggi del mondo o forse al contrario la casualità degli eventi ci impedisce nella maggior parte dei casi di realizzare ciò che vogliamo, situazione che nel sentire comune viene riassunta nell'idea che la maturità arriva proprio con la coscienza dei limiti propri e del mondo che ci circonda.

In questo senso adesso possiamo comunque rispondere alla domanda posta all'inizio “Perché scrivi?” con la più semplice delle risposte, cioè “Per vivere”, lasciandovi sempre nel dubbio di aver fuorviato il discorso, di aver risposto il falso, di non voler ammettere una più triste o scherzosa verità.


‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia

giovedì 8 ottobre 2015

Riassunto dei libri pubblicati di Piero Olmeda


Spero di fare cosa gradita riassumendo i libri attualmente pubblicati. Buona lettura a tutti!
Aggiornato al 14 Ottobre 2015

Chi è interessato a ricevere una mailinglist con novità e promozioni, può inviare una email vuota con titolo SUBSCRIBE a labellezzaelabestia@fastmail.fm

Ricordo inoltre che, a parte ebook molto brevi come "Un Giorno Verde", questi libri non saranno mai messi in promozione gratuita. Prossimamente scriverò un articolo su questo argomento (e il prezzo in generale degli ebook) sul mio blog.

LIBRI DI PIERO OLMEDA

"Fata Morgana"
La notte di Capodanno decide di attraversare in barca lo Stretto per dimenticare una donna e ritrovare se stesso. Scoprirà il suo futuro.
€ 1,99 ebook Kindle --> http://www.amazon.it/dp/B015YG551S
€ 1,99 ebook epub --> https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/fata-morgana-16*
* temporaneamente non disponibile in questo formato per promozione in KDP select
€ 4,95 stampato --> http://www.amazon.it/dp/1517180694/

"La Bellezza e la Bestia"
Riuscirà a convincere il figlio che la vita vale la pena di essere vissuta? Poetico e sorprendente.
€ 1,99 ebook Kindle € 5,57 stampato --> http://www.amazon.it/dp/B010BJG9G8

"Sul Tempo e le Capre"
Dal fondatore della Computer Poetry italiana un'incredibile serie di tragiche/divertenti variazioni poetiche.
€ 0,99 ebook italiano Kindle --> http://www.amazon.it/dp/B00VXZWUA4
€ 0,99 ebook italiano epub --> https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/11-variazioni-sul-tempo-e-le-capre
€ 1,99 ebook italiano + inglese Kindle ..> http://www.amazon.it/dp/B00Y4180XK
€ 1,99 ebook italiano + inglese epub ..> https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/of-time-and-goats
€ 4,96 stampato italiano + inglese --> http://www.amazon.it/dp/1517377730

"Un Giorno Verde"
Un brevissimo racconto che dipinge in poche intense immagini la storia della fine di un amore.
€ 0,99 ebook Kindle --> http://www.amazon.it/dp/B00YL9FY52

CANZONI DI PIERO OLMEDA & SANDRO SACCOCCI

"Forse ti ho inventato" è il terzo lavoro prodotto dalla collaborazione tra il poeta Piero Olmeda e l'artista/compositore Sandro Saccocci. Viene pubblicata in due versioni, una cantata da Saccocci con Marco Strano al sax ed una recitata da Olmeda, per dimostrare quanto detto nell'articolo "La grande avventura della canzonepoesia"
VERSIONE CANTATA CON MARCO STRANO
http://itunes.apple.com/album/id1099858083?ls=1&app=itunes
http://www.amazon.it/dp/B01DTJ2EI4/
https://goo.gl/0uze3O
VERSIONE RECITATA DA PIERO OLMEDA
http://itunes.apple.com/album/id1099861004?ls=1&app=itunes
http://www.amazon.it/dp/B01DTOANHI/
http://goo.gl/CJG88R


"Oggi il futuro ti racconto" è una collaborazione tra l'artista/compositore Sandro Saccocci e il poeta Piero Olmeda. Con la straordinaria performance di Marco Strano al sax soprano.
Pure emozioni in questa canzone dove il poeta descrive ad un figlio immaginario la bellezza di vivere.
Ispirata ai temi del romanzo "La Bellezza e la Bestia"
http://itunes.apple.com/album/id1078966432?ls=1&app=itunes
http://goo.gl/ti9l82

"La canzone che vive tre volte"
La "Canzone che vive tre volte" è il risultato della collaborazione tra il poeta Piero Olmeda e l'artista/compositore Sandro Saccocci. Una ventata di poesia, novità ed impegno nella canzone italiana.
Ispirata alla raccolta "La prima sigaretta è la più dolce", che sarà pubblicata nel corso del 2016.
http://itunes.apple.com/it/album/la-canzone-che-vive-tre-volte/id1067871514
http://www.amazon.it/dp/B0199XIS02
http://goo.gl/LnIHxO

Jango radio station
http://www.jango.com/music/Piero+Olmeda+Sandro+Saccocci

PIERO OLMEDA NELLA RETE

Pagina ufficiale su facebook
https://www.facebook.com/pieroolmeda

Pagina su Google+
https://plus.google.com/117349928118716099173/posts

Pagina su Twitter
https://twitter.com/PieroOlmeda

Profilo su Linkedin
https://www.linkedin.com/pub/piero-olmeda/a5/102/b66

Canale YouTube
https://www.youtube.com/channel/UCYYzlWESCUTyAIt50a957lg

Pagina autore su Amazon
http://www.amazon.com/Piero-Olmeda/e/B00YEG8VO8

Pagina autore su Goodreads
https://www.goodreads.com/author/show/14038972.Piero_Olmeda

‪#‎romanzo‬ #racconto ‪#‎Kindle‬ ‪#‎Amazon‬ ‪#‎ebook‬ ‪#‎cartaceo‬ ‪#‎libro‬ ‪#‎ioscrivo‬ ‪#‎ioleggo‬ #poesia